Educare è semplice quasi elementare. A scuola non importa il voto, la materia, il rendimento. La valutazione non è la maturazione, la crescita e il percorso di ognuno e ognuna. Ci sono regole, non scritte, di cura e intelligenza. Del rispetto e della formazione di una storia che diventa persona e personale.
Alunni che diventano nomi e pagelle che sbiadiscono perché l'inchiostro di un numero non è indelebile. La paura di sbagliare dovrebbe essere l'esperienza di osare fare pratica. La buona educazione è la strada che si richiede per indicare che un percorso ha senso quando è vivo e porta a felicità maggiori. Tu sei meglio di così. Il potenziale è scoperta, crescita e accettazione. Il limite è l'autorevole voler bene e con_tenere perché tu non ti perda. E continui per essere quel che sei. La scuola è chiamata al Nome, l'educazione è il momento continuo per cesellare il futuro.
Pedagogia Valle Olona
Federica Lampugnani
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