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Sport, cultura e intelligenza

  • Immagine del redattore: Federica Lampugnani
    Federica Lampugnani
  • 18 ott
  • Tempo di lettura: 2 min
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Il binomio corpo-mente costituisce da sempre un tema che interroga filosofi come neuroscienziati o semplicemente la vita di ciascuno di noi. Distinguere le necessità del corpo da quelle mentali pare, evidentemente, impossibile e insensato nell'ottica di un benessere integrale. Dove ci riferiamo alla salute come alla sincronia delle espressioni variegate dell'umano che convergono in un equilibrio dinamico.


Un corpo allenato è consapevole dei propri schemi e delle potenzialità che può realizzare. Ma partendo dal presupposto di essere una mente incarnata, la stessa intelligenza trae beneficio dall'allenamento motorio. Come Gardner nella sua Teoria delle Intelligenze Multiple esplicitava, le intelligenze sono modulari e proprietà che si possono specializzare in campi diversi. Per esempio l'intelligenza che lo psicologo americano definì fisico-cinestetica, si inquadra nell'ambito del saper fare buon uso del proprio corpo nello spazio.


Ma lo sport non si esaurisce a ciò che si vive in un campo da gioco o durante una sessione di allenamento. "Governare" il corpo può essere la base per una padronanza consapevole dei propri insight interni. In altre parole l'accorgersi che nella propria mente si può pretendere più presenza che caos.

La regolazione emotiva, ben disciplinata dall'attività fisica, può essere esercitata anche fuori dai momenti ludici o sportivi. Infatti così come si creano nuove connessioni neuronali imparando gesti ed esercizi di potenziamento, allo stesso modo si lavora sulla capacità di stare sul presente e sulla maturità cognitiva.


Dove cognitivo non è solo culturale, ma è una generale educazione al sapere con saggezza. Sebbene la cultura sia anche un fatto di conoscenze, teoria e concetti, l'intelligenza è concertare il diventare "uno" dentro di sé. Diremmo con una parola: essere adulto.

Là dove l'immaturità non consente di superare conflitti e limiti, saper fare sintesi interna, aiuta ad avere rappresentazioni più precise della realtà e della vita. In un certo senso a partecipare, seriamente ma anche con curiosità, al gioco di ogni giorno. Forti di quel flusso potente di anima, corpo e mente che danzano la bellezza dell'esistere.


Federica



 
 
 

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