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  • Immagine del redattoreFederica Lampugnani

Quel mondo al confine

La scuola è un mondo che ti accompagna anche negli anni futuri. Saranno ricordi che un adulto sentirà nelle retrovie dei suoi pensieri. Potranno essere immagini sbiadite come sotto la pioggia d'autunno. Oppure saranno sogni che occasionalmente busseranno alla porta di qualche notte agitata. Della vita scolastica si ricordano i luoghi e gli spazi. Corridoi ampi e finestre dalle quali, forse, si desiderava fuggire. Tornano vivi come ancora presenti, le sensazioni di essere così giovani e inesperti della vita. E tra sogno e ricordo si sente pungente l'angoscia di essere in un posto dal quale è un sollievo poter uscire. Che quelle porte si aprano e chiudano per sempre. Gettando fuori, nell'oltre.

La scuola ha fagocitato ragazzi e adolescenti in questo modo. Quando è matrigna e quando diventa quell'immagine tremenda di disperazione e sconfitta.

Perché ciò non accada occorre davvero la totale disponibilità dell'animo e delle energie degli adulti che insegnano. Capaci di domandare "come stai" e se sprovvisti di strumenti per aiutare i ragazzi e le ragazze, loro affidati, di chiedere aiuto - insieme.




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