Quando si parla di educazione dovremmo sempre considerare che è un percorso capace di portare a cambiamenti, apprendimenti e soprattutto esperienza. Un processo basato sulla relazione e l'ascolto reciproco. Dove si lavora a più livelli: quelli superficiali ed evidenti e quelli nascosti. Proprio questi ultimi possono essere incredibili e necessitano da parte di chi educa la formazione necessaria per considerarli parte dell'essere umano. Anche il più piccolo: il bambino appunto.
Troppo spesso sottovalutiamo la coscienza e il mondo interiore dei bambini. Ci dimentichiamo che il primo lavoro di riordino pedagogico spetta a noi adulti. A come parliamo, pensiamo, agiamo, rispondiamo. Fino a che punto ci conosciamo e lavoriamo su di noi.
Queste sono le basi necessarie per mettersi in gioco come educatori, pedagogisti, insegnanti, genitori... buon lavoro!
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