Un altro anno di scuola si chiude e lascia quella malinconia mista alla gioia di aver fatto, dato e lasciato tutto quello che si poteva dare, essere, condividere.
Le aule si svuotano ma restano intrise dei ricordi di tanti momenti, attimi ed esperienze. Dove tutto, anche la più piccola cosa, è scuola. Il compito come il sorriso. Il racconto del lunedì mattina del proprio fine settimana e l'intervallo trascorso in cortile.
Forse saranno più nostalgiche le maestre, gli educatori e i genitori che seguono un percorso lungo e, a volte, molto faticoso. Perché i bambini hanno la speranza negli occhi che tutto è ancora da venire. Che c'è il loro futuro alle porte e che, anche con le loro paure e perplessità, qualcosa dovrà ancora accadere.
La scuola, la Vera Scuola è una magia che coinvolge a tal punto che ricordiamo, anche noi grandi, quanto può aver lasciato nei nostri cuori dentro ricordi sbiaditi dal tempo ma rimasti lì. In quel tempo dove tutto poteva succedere e che, un giorno dopo l'altro, è diventato presente e la vita che ognuno ha saputo ( e potuto) plasmare.
P.S. Se il lavoro educativo venisse riconosciuto e considerato sotto questa luce, la sua vera essenza in pratica, avrebbe tutto un altro valore. E si potrebbe anche intuire la preparazione necessaria per svolgerlo senza superficialità e con un continuo lavoro interiore.
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